Gli alunni dell’ITET, dopo aver vissuto un laboratorio di ben quattro mesi, hanno messo in scena uno spettacolo proteiforme ed a tratti rocambolesco, fatto di musiche diverse che si susseguono in un gioco di apparenti contraddizioni, segnato dai corsi e ricorsi storici, come del resto lo è il percorso dell’umanità. La vita, la morte, l’amore, l’odio, il fluttuare degli opposti, li ha resi consapevoli dell’essenza della storia rimuovendo gli ostacoli meramente retorici. La loro tangibile crescita, ha permesso una rapida acquisizione del senso temporale e metatemporale dell’esistenza, cosicché, questo viaggio nello spazio e nel tempo li ha resi artefici e responsabili del loro stesso operato, interiorizzando ed esteriorizzato il valore dell’ineludibile legame del singolo con il molteplice in modo naturale ed inusitato.